Il corpo-sudario su aracneeditrice.it
OPAC – Catalogo del servizio Bibliotecario Nazionale
Il corpo-sudario nel catalogo internazionale WorldCat.org
Le dinamiche di passaggio dal “modello di ricerca estetica” al “modello performativo nell’Arte Contemporanea implicano un rapporto interdisciplinare tra Psicologia dell’Arte e Psicologia Dinamica. L’excursus storico, che si intreccia a filosofia, psicoanalisi, neuroscienze ed antropologia mette al centro il pensiero di Jung, Freud e Lacan e offre un taglio dell’irrappresentabile, collocando nel conflitto estetico di Meltzer, nella prospettiva storico-culturale di Vygotskij e nel pensiero immaginale di Hillman e Neumann i possibili paradigmi interpretativi, guardando ad una declinazione psicodinamica della Psicologia dell’Arte.
La performance, che sembra essere il frutto dell’evoluzione dell’arte, connotata dal qui e ora e dalla partecipazione diretta del pubblico, diviene emblema della necessità dell’uomo post-moderno di ricorrere ai modelli della grecità, nel tentativo di ripristinare, attualizzandolo, un equilibrio perduto tra apollineo e dionisiaco, come felicemente intuito da Nietzsche ne La Nascita della Tragedia.
Si indagano i nuclei profondi della perdita dell’oggetto materico verso una regressione sul corpo come ultimo sostegno tattile. Il “lutto del figurativo” viene attraversato con lo sguardo di Morandi, Malević, Warhol, Twombly, Bacon e Fontana, Kandinsky, Hermann Nitsch e Marina Abramović, esplorando i risvolti psicologici – e talora psicopatologici – dell’efferatezza delle leggi della performance, che implica la coincidenza soggetto-oggetto e dunque una nuova semiotica del corpo.
The dynamics of transition from “aesthetic model” to “performative model” in Contemporary Art imply an interdisciplinary relationship between Psychology of Art and Dynamic Psychology. The historical overview, which is intertwined in philosophy, psychoanalysis, anthropology and neuroscience focuses on the thought of Jung, Freud and Lacan and offers a horizon on “unrepresentable”, placing the aesthetic conflict of Meltzer, the cultural approach of Vygotsky and the imaginal thought of Hillman and Neumann in new paradigms, looking at a declination of psychodynamic psychology of art.
The performance, which seems to be the result of the evolution of art, characterized by the hic et nunc and participation of public, becomes an emblem of the need of post-modern mankind to appeal to Ancient Greek world models, in the opportunity to actualize the lost balance between Apollonian and Dionysian, as happily understood by Nietzsche with The Birth of Tragedy (1872).
Author investigates deep nuclei of loss of material object forward a regression on body as a final touch support and the “mourning of figurative” is crossed with the look of Morandi, Malevich, Warhol, Twombly, Bacon and Fontana, Kandinsky, Hermann Nitsch and Marina Abramovic, exploring psychology of performance brutal laws, which implies subject-object coincidence and, therefore, a new semiotics of body.
Recensione di Silverio Zanobetti Psicologia della transizione: il luogo scenico della performance e la semantica del corpo
RECENSIONE FRANCESCO POTENZA A CORPOSUDARIO – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16092016
Presentazione al Giardino Buonamici, Prato, 29 giugno 2016
http://www.pratosfera.com “Oltre il giardino 2016”
sulla pagina di Aracne Editrice