Volfango Lusetti

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Sapienza Università di Roma
Scuola Medica Ospedaliera, Ospedale Santo Spirito – A.S.L. Roma E

Volfango Lusetti è nato a Roma nel 1946. Dopo la maturità classica ha effettuato studi universitari di filosofia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Presso quella stessa Università si è laureato in Medicina e Chirurgia. Ha iniziato la sua attività di Psichiatra nel 1975, partecipando a diverse attività di superamento dell’istituzione manicomiale (Siena, Arezzo, Perugia, Rieti, Firenze, Volterra, Roma), prima e dopo la promulgazione della legge 180. Ha effettuato la sua formazione psicoterapeutica, d’indirizzo psicoanalitico, con Ignazio Majore, e dagli anni Novanta è analista didatta presso la LAIAM (“Learning Associazione Italiana di Analisi Mentale”) da quest’ultimo fondata. Ha concluso nel 2008 la sua carriera di Psichiatra dei servizi pubblici come Direttore del SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) allocato presso l’Ospedale di Tivoli (Rm), dopo gli anni passati alla direzione di strutture psichiatriche territoriali, sia in Toscana che nel Lazio. Ha pubblicato molti articoli specialistici su riviste, e libri d’argomento psichiatrico, antropologico e psicopatologico, tar i quali ricordiamo: Psicopatologia antropologica (Edizioni Universitarie Romane), Pericolosità del malato di mente (Edizioni Universitarie Romane), Funzione del padre e psicosi (Armando Armando), Miti in controluce(Armando Armando), Il circuito della sofferenza (Armando Armando); è stato inoltre coautore, insieme con altri colleghi, del volume Corrispondenza negata(Pacini editore), una raccolta di lettere di ricoverati presso l’Ospedale Psichiatrico di Volterra alle proprie famiglie, intercettate dalla censura manicomiale e mai spedite. Nel 2008 è stato nominato, con decreto del Ministro dei Beni Culturali, Accademico Lancisiano. Svolge attualmente attività di psicoterapeuta, scrive ed insegna presso la Scuola Medica Ospedaliera di Roma.

Gli articoli per la rivista on-line Frontiera di Pagine

a cura di Andrea Galgano e Irene Battaglini