JOE BOLTON THE LAST NOSTALGIA

 

Cura e Traduzione di Emanuele Emma ed Emanuela Falco.

Joe Bolton THE LAST NOSTALGIA

Introduzione

Joseph Edward Bolton nacque il 3 dicembre 1961 a Cadiz nel Kentucky.  Visse parte della sua vita in una zona dello stato conosciuta come Jackson Purchase.  Figlio di insegnanti, riuscì a lasciare la terra natia grazie ad una borsa di studio dell’università del Mississippi. Purtroppo poco dopo ritornò in Kentucky dove però riuscì a portare a termine gli studi e a conseguire il Bachelor alla Western Kentucky University a Bowling Green. In seguito alla sua laurea, come altri giovani scrittori del tempo, si trasferì da un programma di scrittura creativa di un college ad un altro. Visse in Texas, Florida, Arizona e proprio in quest’ultimo stato compì il gesto estremo. Nella primavera del 1990, poco dopo aver consegnato la tesi di laurea – una raccolta di poesie chiamata “The last Nostalgia” – si suicidò.

Non lasciò nessuna lettera.

Joe Bolton credeva fermamente che la miglior opera dovesse essere scritta durante la giovinezza e che opere successive a questo periodo della vita fossero soltanto anticlimax e declino.

In vita fu ossessionato dall’idea della propria morte e affascinato dal romaticismo del suicidio, un tema assai ricorrente nelle sue poesie.

Dal “Rough South” una voce marginale e veritiera.

Poesie dimenticate che meritano nuova luce.

Un ponte tra tutto ciò che è solido e terreno e tutto ciò che è etereo ed intangibile nella miglior tradizione letteraria del Sud degli Stati Uniti.

BRECKINRIDGE COUNTY SUITE:

TO A YOUNG KENTUCKY WOMAN

On the Square 

It could be any Southern town you care to name:

Bank, diner, hardware store, lone traffic light.

Saturdays, you come to buy everything

That can’t be grown, contrived or done without.

Old men sit spitting on the courthouse steps.

A boy in a Camaro squeals, once, his wide new tires.

Women test their reflections in the windows of the shops

They pass, hoping to find some lost beauty restored.

 

And when those eyes, for a moment, hold yours, they seem

To hold some insolence. You think they think you

Are guilty of some crime beyond the crime

All are guilty of. And oh, my dear, they do!

 

And so do you.

 

In Piazza

 

Potrebbe essere una qualsiasi città del sud di cui tu voglia parlare:

Banche, tavole calde, ferramenta, semafori solitari.

Sabati, nei quali vieni per comprare tutto ciò

Che non può essere coltivato, fatto in casa, o di cui non puoi fare a meno.

Uomini anziani siedono e sputano sui gradini del tribunale.

Un ragazzo in una Camaro fa stridere i suoi nuovi ed imponenti pneumatici.

Le donne scorgono i loro riflessi nelle vetrine dei negozi

Avanzano, sperando di ritrovare frammenti di bellezza perduta.

 

E quando quegli occhi, per un attimo, guardano nei tuoi, sembrano

Trattenere un po’ di impertinenza. Pensi che pensino che tu

Sia colpevole di qualche crimine oltre al crimine

Di cui tutti siamo colpevoli. E oh, mio caro, lo pensano!

 

Così come tu lo pensi.

 

ADULT SITUATIONS

 

Summer

 

How could we think that it would never end?

While each day was a little eternity,

We must have known the leaves were getting ready

To turn and fall – then loneliness again,

The chill, exquisite longings of autumn.

You woke to find it had become September;

I woke a little later to find you gone.

And suddenly what I would remember

Was wholly formed, irrecoverable:

The hundred-degree heat and the trouble

We had trying to keep cool in our shorts

Till the sun went down – me on the back porch,

Sipping Scotch and listening to Sinatra;

You in the bedroom, reading the Kama Sutra

 

Estate

 

Come abbiamo potuto pensare che non sarebbe mai finita?

Quando ogni giorno sembrava una piccola eternità,

Dovevamo sapere che le foglie si stessero preparando

A cambiare colore e cadere – ancora solitudine,

Il freddo, delicati desideri d’autunno.

Ti svegliasti e realizzasti l’arrivo di settembre;

Mi svegliai poco dopo e non c’eri più.

E all’improvviso ciò che ricordavo

Prese piena forma, irrecuperabile:

I trentotto gradi del caldo e le difficoltà

Nel cercare di star freschi

Fino al calar del sole – io nella veranda sul retro,

Sorseggiando Scotch e ascoltando Sinatra;

Tu in camera da letto, leggendo il Kama Sutra.

 

 

 

ADULT SITUATIONS

 

Soon

Soon, these great stadiums will be empty,

Standing coolly at twilight, lit only

By the twilight, and there will be no sound,

No echo and no memory of sound.

 

Soon, these mansions along North Boulevard

Will fall into disrepair, then will fall,

Their foundations given over to grass

Under the vaulted naves of the live oaks.

 

These freeways won’t dream of rush-hour traffic.

These towers won’t give you the time of day.

These storefronts won’t show the season’s fashion.

Nobody will try to take your money.

 

Soon, no one will remember how it was

To drive home at the end of the long day,

To hear a song you thought you’d forgotten,

To sleep and rise and not know quite what for.

 

And no one will remember what it was

To try to live and love and make love live

In these times we belong to but call ours,

Near the end of what looked like forever.

 

Presto

 

Presto, questi grandi stadi saranno vuoti,

Rimarranno freddi al calar del sole, illuminati soltanto

Dalla luce crepuscolare, e non ci sarà rumore,

Nessun eco e nessun ricordo del rumore.

 

Presto, queste ville lungo North Boulevard

Cadranno in rovina, poi crolleranno,

Le fondamenta riverse sul terreno

Sotto le navate a volta delle querce sempreverdi.

 

Queste autostrade non vorranno il traffico dell’ora di punta.

Questi campanili non indicheranno l’ora del giorno.

Queste vetrine non mostreranno gli abiti in voga.

Nessuno proverà a spillare soldi.

 

Presto, nessuno ricorderà com’era

Tornare a casa dopo una lunga giornata,

Ascoltare una canzone che si credeva dimenticata,

Addormentarsi e svegliarsi senza saperne l’esatto perché.

 

E nessuno ricorderà cosa significasse

Provare a vivere e amare e a far vivere l’amore

In questi tempi a cui apparteniamo per cui li chiamiamo nostri,

Verso la fine di ciò che sembrava essere per sempre.

 

 

 

ADULT SITUATIONS

 

The New Gods

 

And then, for a long time, nothing happened.

The citizens slept in the sleeping cities

And rose at dawn and worked and loved and slept.

Nobody knew just how long this would last.

 

It happened because it wanted to happen.

Young, sculptural, the gods rose in the cities.

Lush, sexual, they shone as the citizens slept.

Lovely, they filled the screens but couldn’t last.

 

It happened because it had to happen.

Moving sleepless through the sleepless cities,

Filling the dreams of citizens who slept,

They too just wanted to sleep at last.

 

Not from the snow-marbled heights of mountains,

Not from the deep blue rivers the snow made,

Not from the sweet blue nowhere of the sky,

 

But from the scented gloss of magazines,

From New York, Houston and L.A., they came –

To become immortal, and then to die.

 

I Nuovi Dèi

 

E poi, per molto tempo, nulla accadde.

I cittadini dormivano nelle città dormienti

E si alzavano all’alba e lavoravano e amavano e dormivano.

Nessuno sapeva di preciso quanto questo durasse.

 

Successe perché voleva succedere.

Giovani, statuari, gli dèi apparvero nelle città.

Floridi, sensuali, rilucevano mentre i cittadini dormivano.

Non avevano nulla che non andasse, ma non potevano permanere.

 

Successe perché doveva succedere.

Muovendosi insonni nelle città senza sonno,

Dando forma ai sogni dei cittadini che dormivano,

Dopotutto anche loro desideravano soltanto dormire.

 

Non dalle cime innevate delle montagne,

Non dai profondi fiumi blu originatisi dalla neve,

Non dal dolce nulla blu del cielo,

 

Ma dall’odorosa lucentezza delle riviste,

Da New York, Houston e Los Angeles, vennero –

Per diventare immortali, e dopodiché morire.

 

ADULT SITUATIONS

American Tragedy

 

The Chevrolet fires past two blond children

Eating mud in the ditch by a dirt road.

Kentucky, midsummer, sun going down –

Day like an empty shotgun shell, still warm,

Fragrant with dog shit and honeysuckle.

 

The skinny girl inside the white trailer

Is drinking gin and torturing herself

With a cigarette: nipples, navel, crotch.

The screen door hangs by one broken finger.

Past dark, a light comes on. Nothing happens.

 

Tragedia Americana

 

La Chevrolet sfreccia davanti a due bambini biondi

Mangiando il fango nel fosso su una strada sterrata.

Kentucky, metà estate, il sole che cala –

Il giorno come una cartuccia vuota, ancora calda,

Al sapore di merda di cane e caprifoglio.

 

La ragazza magra nella roulotte bianca

Beve gin e tortura sé stessa

Con una sigaretta: capezzoli, ombelico, inguine.

La zanzariera si regge su un perno instabile.

Dopo il buio, una luce si accende. Non succede niente.

 

Traduzione di Emanuele Emma ed Emanuela Falco.